TECNOLOGIA

ONDE D'URTO

Le onde d’urto rappresentano una tecnologia versatile ed ampiamente utilizzata sia in fisioterapia che in medicina estetica. Grazie alla loro capacità di stimolare i processi di riparazione e rigenerazione tissutale, hanno dimostrato grande efficacia nel trattamento di diverse patologie muscolo-scheletriche

Onde d'urto

In fisioterapia, le onde d’urto sono utilizzate principalmente per il trattamento delle patologie muscolo-scheletriche, soprattutto in condizioni croniche che non rispondono a trattamenti conservativi. Tra le patologie più comunemente trattate troviamo:

  • tendinopatie: le tendinopatie croniche, come l’epicondilite (gomito del tennista), la tendinite rotulea, la tendinosi della cuffia dei rotatori, la tendinopatia di spalla e del tendine d’Achille, rispondono molto bene al trattamento con onde d’urto. Gli studi dimostrano che la stimolazione meccanica e la riduzione dell’infiammazione, accelerano il processo di guarigione, promuovendo la ristrutturazione del tessuto tendineo;
  • fascite plantare: la fascite plantare con e senza spina calcaneare, è una delle cause più comuni di dolore al tallone, viene trattata con successo grazie alle onde d’urto che riducono l’infiammazione della fascia plantare e stimolano la guarigione dei microtraumi presenti;
  • calcificazioni tendinee: nel caso della tendinopatia calcifica della spalla, le onde d’urto sono in grado di stimolare la degenerazione calcifica del tendine, facilitandone il riassorbimento e migliorando la mobilità articolare;
  • fratture non consolidate: le onde d’urto vengono impiegate anche nel trattamento delle pseudoartrosi, ovvero fratture ossee che non guariscono spontaneamente. Le onde d’urto stimolano la rigenerazione ossea e promuovono il consolidamento della frattura.

Approfondimento

Le onde d’urto, rappresentano una tecnologia ampiamente utilizzata in diversi ambiti della medicina, dalla fisioterapia alla medicina estetica. Introdotte inizialmente nel trattamento dei calcoli renali tramite la litotrissia, oggi trovano ampio impiego nel trattamento delle patologie muscolo-scheletriche e nella cura degli inestetismi della pelle.

In questo articolo, esploreremo i meccanismi d’azione delle onde d’urto, in modo particolare quelle radiali, le loro applicazioni in fisioterapia, con un focus sui termini tecnici e gli studi scientifici che ne supportano l’efficacia.

 

Le onde d’urto sono onde acustiche ad alta energia, il cui principio di base si fonda sulla capacità di generare una stimolazione meccanica nei tessuti. Quando le onde acustiche vengono trasmesse, provocano micromovimenti cellulari e stimolano diverse risposte biologiche.

Le onde d’urto offrono una varietà di effetti benefici, scientificamente riconosciuti, tra i quali i più importanti sono tre:

  • effetto meccanico: l’energia meccanica delle onde d’urto induce microlesioni nei tessuti. Questi microtraumi attivano processi di riparazione e rigenerazione tissutale, promuovendo la guarigione. Ad esempio, stimolano la neoangiogenesi, ovvero la formazione di nuovi vasi sanguigni, migliorando così l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti danneggiati;
  • effetto antinfiammatorio: le onde d’urto riducono l’infiammazione, attraverso la modulazione dell’attività dei mediatori pro-infiammatori, come le citochine e la promozione di processi anti-infiammatori (le onde d’urto inibiscono l’enzima COX-II, responsabile dei mediatori dell’infiammazione). Questo meccanismo è particolarmente utile in condizioni croniche, come tendiniti o fasciti plantari, dove l’infiammazione persistente ostacola la guarigione;
  • effetto analgesico: le onde d’urto stimolano il rilascio di endorfine ed interferiscono con la trasmissione dei segnali del dolore, migliorando la soglia del dolore nel paziente. La loro applicazione, inoltre, inibisce le fibre nervose nocicettive, riducendo così la percezione del dolore a livello locale. Rilascio della sostanza P: importante neurotrasmettitore che modula il dolore e stimola la formazione di nuovo tessuto osseo.

È comune la credenza che le onde d’urto servano per “rompere” le calcificazioni; in realtà, l’azione della terapia non provoca lesioni o traumatismi ai tessuti. Le onde d’urto, infatti, hanno come effetto diretto un’azione meccanica su cellule e tessuti che va a stimolare delle reazioni biologiche che creano, come detto in precedenza, i presupposti per un riassorbimento di una calcificazione per via secondaria, attraverso una reazione biochimica.

Effetti collaterali e controindicazioni

Sebbene le onde d’urto siano considerate una terapia sicura e non invasiva, possono presentare alcuni effetti collaterali, solitamente di lieve entità, come arrossamento, gonfiore o lieve dolore nell’area trattata. Tuttavia, esistono alcune controindicazioni che è importante considerare:

  • pazienti con disturbi della coagulazione o in terapia anticoagulante;
  • donne in gravidanza;
  • presenza d’infezioni o tumori nell’area da trattare;
  • pazienti con pacemaker o dispositivi elettronici impiantati, nei casi in cui la terapia potrebbe interferire con il loro funzionamento.